
“Il pericolo non è il futuro, ma il presente”
“Pregiudizi e bias sono il problema da evitare”
“Quando intelligenza umana e AI collaborano, si uniscono, battono gli algoritmi. I clinici sono in grado di creare la migliore AI”
“L’Human Learning è più importante del Machine Learning”
“Tecnologia e formazione sono il futuro”
“Le tecnologie entrano nell’anima dell’uomo, scandita dalle facoltà spirituali: intelligenza, capacità, portano alla libertà. È qui che l’uomo incontra la macchina”
“AI può puntare sulla malattia e sul malato ma, non lo esaurisce; la relazione medica empatica e l’alleanza terapeutica, sono la soluzione, la libertà”
“Il rischio? È una AI egoica; bisogna sviluppare l’Umanesimo Tecnologico, Digital Humanism”
“Dobbiamo evitare il deskilling, perché con il tempo il medico che usa molto la tecnologia, perde competenza manuale”
È necessaria la formazione del personale all’AI, alla digitalizzazione, alla robotica; imparare come comportarsi e quando decidere oltre la scelta dell’AI”
“L’importante è mantenere a vista, il tasto di spegnimento dell’AI”
“È urgente la formazione del personale, di una figura nuova che faccia da collegamento. Dobbiamo formare ad un linguaggio nuovo e costruire un nuovo approccio alla formazione, dal basso all’alto livello: Life Long Learning”
Questi i concetti sottolineati dai relatori al congresso, tenutosi presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, lo scorso 11 dicembre.
Sono state portate all’attenzione dell’uditorio, importanti argomentazioni tra etica e progresso, che hanno evidenziato l’urgenza di una formazione mirata alla preparazione di una nuova figura professionale che, come sottolineato dal Sottosegretario di Stato alla Salute, Sandra Zampa “Una figura nuova che faccia da collegamento, utilizzando un linguaggio nuovo e costruire un nuovo approccio alla formazione, dal basso all’alto livello: Life Long Learning”.
A tal proposito il 26 Novembre scorso, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Agostino Gemelli di Roma, è stato presentato un master mirato a soddisfare tale urgenza formativa, dal titolo “Resilienza della formazione nell’era della Medicina digitalizzata”. Un Master Universitario di I° livello per l’Empowerment del Terapista della riabilitazione, nella nuova era della medicina digitalizzata, che necessita di una nuova figura in campo sanitario, in grado di fare da mediatore tra AI Intelligenza Artificiale e Paziente.

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