ISS “Neuroscienze Sociali: La Cultura delle Relazioni”

Dal Congresso ISS svolto oggi 21 novembre 2020

Sul tema “Neuroscienze Sociali – La Cultura delle Relazioni”, sono stati molti gli argomenti toccati di grande interesse e vitale importanza in questo momento storico disegnato dal Covid.

In estrema sintesi, si può riassumere in poche parole chiave: potenziale germinativo della nuova sanità

Gli interventi dei relatori hanno speculato i campi delle neuroscienze sociali che studiano i collegamenti tra cervello, emozioni e comportamento sociale, esplorano le basi neurobiologiche delle capacità sociali e la loro evoluzione, indagano su come la pressione evolutiva favorisca l’emergere di reti cerebrali e sociali specializzate, che permettono agli esseri umani di costruire società complesse. Con riferimento alle più recenti evidenze scientifiche, si è speculato su come la comunicazione fra sistema nervoso, endocrino e immunitario e il dialogo fra mente e corpo, aiutano ad analizzare bisogni individuali e organizzativi, per dare un contributo nella riduzione delle disuguaglianze in salute e del carico stressogeno in quanto patogeno.

Il focus degli interventi ha inoltre puntato la lente sull’importanza dell’impatto psicofisico dello stress causato dal Covid ed esacerbato dal fiume in piena delle informazioni, tanto da aver fatto nascere il neologismo Infodemia (Simone Cosimi, Repubblica.it, 2 febbraio 2020, Tecnologia).

Ecco una breve e sintetica panoramica sui punti trattati dagli esperti, che ci restituisce lo scenario dell’interesse scientifico sugli aspetti delle relazioni e del modello biopsicosociale.

MICHELA RIMONDINI – Psicologa clinica – Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, Università degli Studi di Verona, Verona

Lo stress degli operatori sanitari favorire una rielaborazione delle situazioni critiche vissute in emergenza: azione, riflessione personale, defusion e debriefing

Se pur esiste la difficoltà ad inserire la figura dello psicologo in reparto, si è pensato di formare un componente del team medico-riabilitativo con idonea formazione a supporto delle necessità di supporto per gli operatori

ELOISE LONGO – Antropologa – Dipartimento Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma

Violenza domestica aumentata in tutto il mondo: 1 su 4 donne ha subito violenza in ambito domestico

Attivazione numero verde 1522, campagne d’informazione, frase in codice pronunciata in farmacia per ricevere supporto in anonimato, hotel in incognito per proteggerle

Fattori di rischio della violenza, eventi esacerbanti: interruzione delle reti di sostegno, riduzione di accesso ai servizi, stress lavoro e custodia dei figli, fattori economici, convivenza forzata

Donne in gravidanza e incidenza da sindrome pre e post natale

Azioni consigliate dal sistema sanitario: info sicure, tempo rivolto alle brutte notizie, cercare supporto tra amici e parenti, contattare servizi, chiamare numeri utili di supporto

Il paradosso: l’aumento delle chiamate al numero verde non riflette la reale statistica delle violenze domestiche; i flutti informativi, non riportano i numerosi casi di violenza tra conviventi omosessuali

Misure di prevenzione in situazione di emergenza: uscire dal silenzio, avviare all’autonomia individuale, alternative di vita, raccordo tra i nodi territoriali

PAOLA MARINA RISI – Medico – Centro PNEI Cure Integrate, Roma

Potenzialità della PNIE – Asse dello stress e alterazione dei ritmi fisiologici fino alla cronicizzazione fino alla malattia

Incertezza come fonte di stressor

Aumento dei M.U.S. sintomi di malessere generale, non provocati da cause biologiche

Effetto contagioso dello stress, (effetto neuroni specchio); Empatia e neuroscienza della reazione del comportamento sociale ed emotivo

Madre esempio di empatia e risonanza nelle risposte fisiologiche del bambino

Contagio da stress sociale…infodemia…malattia da informazione unidirezionale

Sindemia

CRISTINA AGUZZOLI – Medico – ARCS – Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, Udine

Valutazione dello stress negli operatori sociosanitari

Lo stress era già presente nella popolazione prima del Covid: MUS e presenza di marker infiammatori

Gli operatori sanitari erano già a rischio prima del Covid, e in tempo Covid si è subito arrivati a saturare le risorse residue: il 96,5% del personale intervistato manifestava già sintomi da stress lavoro correlato

Effetti dello stress sul sistema fisiologico e il consumo di energie da parte dei sistemi biologici

Neuro immunomodulazione, sistema neuroviscerale, sistema neurale unito e collegato

Emozioni e risposta anti infiammatoria; SNS, nervo vago antinfiammatorio naturale, corteccia prefrontale, ricognizione  e spegnimento della risposta di allarme

Informazione unidirezionale rende disfunzionante il SNS Sistema Nervoso Simpatico

Curva dello stress da fase di allarme a fase di esaurimento

Ricadute sul sistema assistenziale

Esercizi di risonanza respiratoria; ritmi circadiani, respirazione per stimolazione vagale

Alimentazione e stress

Pratiche millenarie antistress, meditazione, yoga

SONIA CATALINI – Insegnante Yoga –  Yoga Alliance Italia

Tecniche psicocorporee malattie neurodegenerative

Yoga e Parkinson

Respirazione pranayama, presenza qui ed ora

Movimento per sciogliere le articolazioni

Postura, respiro, movimento, visualizzazione

VALERIA PASQUALONI – Psichiatra – Asl Roma 1

Ansia, stress, paura di cadere, sintomi motori nella malattia di Parkinson

Terapie farmacologiche e loro limiti

Yoga e meditazione contro ansia e paura

Unione mente corpo anima

Consapevolezza della propriocezione e consapevolezza di sé

Disturbi neurodegenerativi e stati ansiosi rispetto all’interlocutore esterno, Neuroni specchio-empatia

Riconoscimento del volto e risposta neuro- emozionale

CESARE IANI – Neurologo –  Direttore UOC Neurologia e Stroke Unit – ASL Roma 2 Ospedale S. Eugenio, Roma

I vantaggi dello Yoga sul Parkinson e studi scientifici, dimostrano miglioramenti a largo spettro sull’intera sintomatologia e la postura

Supporto con sistema telematico durante epoca di lockdown Covid

ANNA DE SANTI – Sociologa – Dipartimento Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma

Comunicazione, effetto placebo di enorme importanza terapeutica, rituale terapeutico, importanza del tempo dedicato, accompagnare la cura medica farmacologica

Effetto psicobiologico

Effetto nocebo dell’informazione allarmante

Modello biopsicosociale, neurobiologia dell’interazione medico-paziente

Farmaci: efficacia = informazione, l’importanza delle parole

Creare fiducia: una modulazione relazionale tra aree dei due ruoli medico-paziente

Gli 8 fattori che amplificano l’effetto placebo

Parole chiave nella relazione medico-paziente dell’effetto placebo: possiamo curare con le parole

Libri che curano, migliorare il rapporto con l’altro

L’evento si è concluso con una pratica Yoga di respirazione Pranayama, guidata dall’istruttrice Yoga