1° Februarius: Purificazione

Purificare, propiziare e fecondare…iniziando con la Candelora e la benedizione delle candele il giorno 2, segue il 14 la tradizione dei Lupercali e San Valentino, che quest’anno coincidono con l’inizio del Carnevale, fino all’inizio della Quaresima.

Tutto ebbe inizio con Giunone Februa o Iunio Februale  Giunone purificata, vestiva con pelle di capra e con in mano un  serpente, simbolo mitico di colei che protegge e feconda la vita, patrona delle nascite; nelle sue raffigurazioni, si sovrappongono le tre età della donna …Giunone propizia ovvero salvatrice, viene rappresentata con una pelle di capra sul capo, una lancia in mano ed accompagnata da una serpe.

La pelle di capra e il serpente le danno una connotazione di Dea Terra, colei che dà la vita, che nutre e che fa morire.

Poi, con i romani e Numa, compare il dio Februus; durante questo mese si onoravano i morti con doni per tenerli mansueti dopo l’apertura del mondo infero…si purificavano le città, le case, le terre, si fecondavano le donne sterili, con un rito frammisto tra purificazione e fecondazione, i Lupercali.

A tutto questo si sovrappose la mano della Chiesa romana, che adottò una tradizione orientale per oscurare i tiri della Roma pagana dei Lupercali e di Giunone; il 2 febbraio divenne il giorno in cui Gesù figlio primogenito, venne sacralmente offerto al Signore nel Tempio, dove  Simeone attendeva l’arrivo del Messia del Signore, come lo spirito purificatore che illuminerà il mondo. Maria porta Gesù al tempio, nato il 25 dicembre, per esporre al Tempio la Luce di colui che cambierà gli eventi. Poiché questo giorno, corrispondente a 40 giorni dal parto, la madre del primogenito si recava  al tempio per essere purificata,  la Chiesa latina, sostituisce definitivamente il 2 febbraio con la purificazione di Maria Vergine.

Come si arriva all’uso di benedire le candele?

Perché nulla è riuscito a coprire definitivamente i rituali antichi, al punto di farli scomparire, e si ritiene che la processione, che avveniva il 2 febbraio al tempio di Giunone sul colle Palatino, fosse una processione con le fiaccole, per propiziare la nuova terra, affinché fosse purificata e fecondata dopo la morte dell’Inverno.

Un’altra origine della Candelora è sovrapposta alla festa celtica di Imbolc, che cade esattamente la notte tra il 1 e il 2 febbraio;  la chiesa trasformò questa festa pagana in una festa cristiana, la trasformò in Santa Brigida.

In quel giorno, verso sera, si accendevano grandi fuochi e le giovani, portavano grandi fasci di rami di nocciolo sul suo altare. Come per la processione al tempio di Giunone, anche questa è la festa della maternità, degli ovini e della Primavera che vince l’Inverno.

Come si evince, una è la leggenda, molte le sue impersonificazioni………..