2 Primavera 2021, la salute va costruita

E’ appurato che con il tempo il nostro sistema immunitario s’indebolisce, esponendoci maggiormente al rischio di attacco da parte degli agenti patogeni, ma l’età non è la sola causa.

L’età immunitaria non corrisponde sempre a quella anagrafica e le nuove frontiere della scienza, hanno dimostrato che il sistema immunitario è il risultato di una catena di risposte fisiologiche, non di un singolo apparato cellulare.

Quando si parla di risposta immunitaria, si contemplano vari fattori: intestino, microbiota, sonno, stress.

Si parla spesso di “asse dello stress intestino-cervello”, ormoni, cellule, mediatori dell’infiammazione, recettori,  proteine, organi endocrini,  funzioni cerebrali,  barriera ematoencefalica…in sintesi, la risposta immunitaria è una serie di reazioni biochimiche a catena…dobbiamo quindi agire su chi fa cadere il primo pezzo del domino…

La percezione e l’interazione di noi nell’ambiente, emozioni, intestino, risposta attacco o fuga…un susseguirsi di input, in cima alla catena di comando del sistema immunitario.

Nell’intestino nasce e cresce la prima linea del nostro sistema di protezione, di conseguenza la salute di questo organo equivale alla salute e all’efficacia del sistema immunitario…vorrei anche definirla efficienza, perché se sta bene l’intestino, il risparmio delle risorse è a vantaggio dell’intero organismo.

La scienza ha evidenziato che la persona resiliente ha una buona risposta del microbiota e del sistema immunitario, sia a livello innato sia acquisito, ecco perché è basilare prenderci cura della nostra alimentazione, a qualsiasi età…e non parlo solo di cibo da deglutire, ma anche ci cibo mentale…

Certamente da un anno a questa parte, lo stress cronico dovuto alla pandemia, non ci ha certo facilitato lo stato di relax idoneo, anzi, ha avuto un’importante incidenza sulla nostra qualità di vita; a questo proposito sono stati fatti studi scientifici da cui è emerso che lo stress, incide sulla telomerasi, accelerando la perdita di telomeri, agendo negativamente sul metabolismo mitocondriale, che accelera prematuramente l’invecchiamento cellulare, risultato, si riduce l’aspettativa di vita.

Ora, non possiamo prenderci cura di noi senza fare attivamente qualcosa, dobbiamo assolutamente prendere possesso del nostro percepire il corpo che s’interseca con le sfere ambientali e sociali e agire, fare, cambiare, potenziare, pensare costruttivamente…

Da tenere anche conto che il sistema immunitario, non invecchia allo stesso modo nei maschi e nelle femmine; uno studio pubblicato su Nature Communications, un’analisi computazionale, condotta su un’enorme quantità di dati genotipici di 172 persone sane tra 22 e 93 anni, mostra che, il picco immunitario si ha nella pubertà e poi inizia il declino.

Con due momenti di brusco cambiamento epigenetico del sistema immunitario, ovvero dei meccanismi di regolazione dei geni a esso legati. Il primo calo, comune ai due sessi, avviene verso la fine dei 30 anni; il secondo, intorno ai 65, è più spiccato nei maschi, rispetto alle coetanee, che hanno meno cellule che producono le immunoglobuline della risposta immunitaria, e una maggior risposta infiammatoria…

Ma rallentare la corsa dell’orologio immunitario è possibile, bisognerebbe solo pensarci per tempo e allenarsi a mantenerlo sano più a lungo possibile.

Alcuni consigli K®:

Mental Training

TAS