Il veliero di San Giovanni

Raccolta Tradizioni e Riti antichi

Il veliero di “san Giovanni” nella notte fra il 23 e il 24 Giugno …. la notte “magica”…

La sera del 23 giugno vigilia del giorno dedicato a san Giovanni, patrono di Genova, da sempre si allestisce un vaso di vetro trasparente con dell’acqua alla quale si aggiunge una chiara d’uovo per poi esporlo per la durata della notte.
Nella mattina seguente si può ammirare il risultato della sua magia.
L’attrazione della luna durante la notte e la rugiada del mattino creano come una sorta di veliero…
Per la barca di san Giovanni, che va preparata la sera del 23 giugno occorrono:
– 1 chiara d’uovo
– 1 un vaso di vetro trasparente, piuttosto panciuto
Si riempie d’acqua fino a poco più di metà il vaso e vi si versa piano la chiara d’uovo.
Si pone il vaso sotto una pianta e lo si lascia all’aperto tutta la notte perchè prenda la rugiada.
Durante la notte la chiara crea dei filamenti che hanno vagamente la forma di una barca con le vele, che prende il nome di “barca di san Giovanni”.
In altri luoghi d’Italia lo stesso si fa la notte del 28 giugno si chiamerà il veliero di Pietro e Paolo.
Da secoli considerata “magica” e prodigiosa, la notte di San Giovanni, il santo asceta che battezzò Gesù, cade tra il 23 e il 24 giugno, dopo il solstizio d’estate quando il sole e la luna si sposano donando forza e vigore a tutte le creature. Pochi giorni dopo si festeggiano SS Pietro e Paolo. San Giovanni fa riaffiorare energie mistiche e divinatorie. È la notte dell’impossibile, dei prodigi e delle“streghe”. Porta con sé tantissime tradizioni e riti magici che ancora oggi si intrecciano alimentando e rendendo più affascinante la cultura popolare. Tra magia, fede e superstizione vediamo le credenze e i caratteristici rituali per propiziarsi le forze benefiche della natura. Per scacciare le negatività, migliorare la bellezza e accogliere nuovi amori. È “salutare” l’arrivo dell’estate risvegliando finalmente le energie cosmiche.
È la notte dell’iperico: il mazzetto di San Giovanni.
In questa notte i pianeti concorrono a caricare di virtù le erbe, prima fra tutte l’erba di San Giovanni: l’iperico. Chiamata così perché i suoi fiori giallo-oro sbocciano a fine giugno con l’arrivo della festa del santo (il 24 giugno). Questa erba utilizzata per curare le ferite dei crociati veniva ritenuta benefica. Con l’oscurità si raccolgono le nuove erbe per comporre il mazzetto di San Giovanni che scaccia il malocchio, porta fortuna e, se messo sotto il guanciale prima di andare a dormire, porta dolci sogni premonitori.
È composto da 7 erbe diverse: l’iperico, detto anche scacciadiavoli contro il malocchio, ma anche l’artemisia per la fertilità, la ruta, la mentuccia, rosmarino, ginepro, alloro e salvia
….benedizioni sempre