
Equinozio di Primavera 2023, 20 Marzo ore 22.24
L’Equinozio in questo luogo è una visione che lascia esterrefatti, una misteriosa manifestazione di magia, ingegneria, astronomia, un luogo assolutamente fuori tempo, come lo conosciamo.
Equinozi
- settembre dal 21 al 23 alle ore 12.00
- marzo dal 18 al 21 alle ore 11.00
Il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo; scendendo le scale con i suoi raggi, si riflette dentro il pozzo sino a toccare l’acqua.
In queste coincidenze astrali, la persona che scende le scale, giunta all’ultimo scalino, vede proiettare la propria ombra capovolta sulla parete della camera interna, una volta immersa e purificata dalle sacre acque, risale spiritualmente elevata percorrendo la scala rovesciata sul soffitto, specularmente alla scala di discesa.
Inoltre, ogni 18,6 anni, in periodo di lunistizio maggiore, mentre la luce della Luna raggiunge lo specchio d’acqua riflettendosi perpendicolarmente, il Sole scende le scale e avviene quella che nella mitologia è chiamata ierogamia, rito religioso diretto a evocare nozze tra esseri divini o tra uomini e creature sovrannaturali.
Magico luogo…la struttura del pozzo è creata per “fondere” insieme le energie della Terra e dell’Acqua a quelle della Luna e del Sole. Il pozzo interrato, si raggiunge attraverso una scala di gradoni scolpiti con precisa geometria e perfezione incredibile se, come si ipotizza, risale all’epoca del bronzo…3000°a.C….
La persona durante i rituali sacri, entrava nel pozzo per immergersi e purificarsi, corpo e spirito; il pozzo era ed è tuttora alimentato, da una falda sotterranea che assicura un ricambio costante dell’acqua e che sembra giunga sotterraneo dalla Francia fino in Sardegna, uscendo nel ventre del pozzo sacro, nel quale il livello dell’acqua rimane inspiegabilmente costante.
Se facendo un volo pindarico, immaginiamo il pozzo come un atanor, l’abside interrata presenta un foro sull’apice aperto verso il cielo, da dove l’energia della Luna è veicolata all’interno; le persone, che si ipotizza sedessero in cerchio sul sedile di pietra, ricevevano un bagno di Luna in mistico raccoglimento, nel ventre liquido della Madre Terra.
Così seduti nel pozzo, ricevevano secondo le fasi degli astri, Luna e Sole, energie cosmiche e rituali potenti, che oggi diremmo placebo di guarigione.
Ma la visione più ampia, riguarda la forma dell’intero pozzo, che dall’alto è visibilmente somigliante a un completo organo riproduttivo femminile; ciò ci fa rivedere il percorso, che prevede proprio il ritorno nell’utero della Dea madre, per rinascere purificati.
Immaginiamo che cosa poteva significare, scendere le scale fino al pozzo, dopo aver partecipato ai rituali sacrificali sull’altare attiguo, caricati di energia da cori, flauti, tamburi, odori, fumi; ogni individuo era sicuramente in una trance mistica, che favoriva l’amplificarsi delle capacità intuitive e psichiche, ampliando in esso la consapevolezza del suo essere in più dimensioni…tra il divino e l’umano…
Tutto doveva essere molto più di un voto, un’attivazione di coscienza superiore, che attingeva alle energie presenti e si trasformava con esse, oltre la dimensione fisica.
Sembra che al tempo del popolo nuragico, l’uomo compenetrato con le forze della natura, operava questi riti per propiziare momenti specifici di connessione con la propria parte più sottile /animica per estrarne salute, ispirazione, intuizioni, decisioni per la vita del villaggio…
Oggi abbiamo bisogno di riconnetterci a quella forma di magia, di mistero, privati dei rituali e delle iniziazioni alle varie epoche della nostra vita, siamo come persi in un brodo insapore, convinti di essere i padroni del nostro destino, osservando le news sul cellulare…il dio Like, serpeggia ghignante…
Questo nostro viaggio alla riscoperta del ciclo naturale, vuole solo essere un sussurro tra la folla confusa, che sarà colto solo da chi è rimasto in grado di mantenere aperte le orecchie della mente.
L’uomo moderno inteso come essere femminile e maschile, deve contribuire al risveglio della nuova generazione, patrimonio per l’evoluzione globale.
Che l’Equinozio Vi illumini tutti



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