2 – Mental Hiking: qualcosa sul Genius Loci

Nel tempo moderno, genius loci è divenuta un’espressione adottata in architettura per individuare un approccio fenomenologico allo studio dell’ambiente, interazione di luogo e identità.

Con genius loci si intende l’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. Un termine trasversale, che riguarda le caratteristiche proprie di un ambiente interlacciate con l’uomo e le abitudini con cui egli vive questo ambiente.

Invisibile all’occhio umano, il Genio del Luogo è quello Spirito che abita uno specifico territorio con lo scopo di proteggerlo e rappresentarlo, facendo sì che si mantengano al suo interno armonia ed equilibrio.

Il Luogo, abitato da un proprio Genio, possiede un’anima.

Si differenzia, così, dagli spazi sterili e privi di vitalità che, sempre più spesso, incontriamo nel mondo moderno.

Nel mondo antico non esistevano questi spazi ed ogni territorio possedeva un’anima che veniva accompagnata da un Genio.

Per questa ragione gli antichi Romani prima di costruire la propria casa su di un qualsiasi terreno osservavano con grande attenzione l’ambiente, entrandovi in punta di piedi.

Con rispetto.

Per costoro era assolutamente fondamentale ottenere l’amicizia ed il consenso del Genius Loci, divinità legata al territorio.

In caso contrario era meglio lasciar perdere il progetto di costruzione.

Gli antichi Romani credevano che ogni anima fosse accompagnata nel proprio percorso terreno da un Genio.

I Geni romani erano vagamente corrispondenti al concetto di daimon greco, una creatura intermediaria fra gli Dei e gli uomini.