Mental Hiking: percepire il Genius Loci

“I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla.

Esattamente come accade per la persona umana.»

(James Hillman[1] – L’Anima dei luoghi)

Se entrando in un luogo, vi è capitato di sentire quella strana sensazione, forte come una sorta di presenza, come fosse una identità, un marchio distintivo del luogo, allora avete percepito il Genius Loci in esso vivente; la specifica energia psichica, caratterizzante quel determinato luogo.

Più è stato vissuto e caratterizzato da eventi importanti e per lungo tempo, più il luogo è carico di questa energia antica centinaia o migliaia di anni.

La parola Genius deriva dal latino “gignere” che significa “generare, creare”, ed era utilizzata per identificare il nume che costituiva una forza creatrice generica eppure suddivisa in tante forme generandi.

Nell’antichità era la divinità protettrice di un luogo e di quanti vi abitavano o erano soltanto di passaggio; era allora come oggi, una forma di comunicazione metafisica tra il luogo, la sua identità e l’essere umano.


“Tutte le azioni umane, devono necessariamente trovare il luogo adeguato in cui accadere. Il luogo quindi è parte integrante delle azioni e, d’altro canto, l’uomo non è pensabile senza un riferimento ai luoghi»

(dalle considerazioni di Martin Heidegger[2] sull’abitare)

Dall’epoca della Roma imperiale, il Genius loci è un’entità naturale e soprannaturale legata a un luogo, è il Genio del luogo abitato e frequentato dall’uomo.

«Il carattere è determinato da come le cose sono, ed offre alla nostra indagine una base per lo studio dei fenomeni concreti della nostra vita quotidiana. Solo in questo modo possiamo afferrare completamente il Genius Loci, lo “spirito del luogo” che gli antichi riconobbero come quell’”opposto” con cui l’uomo deve scendere a patti per acquisire la possibilità di abitare.»

(Christian Norberg-Schulz[3])


[1] Psicologo analista junghiano, psicoanalista, saggista e filosofo

[2] Filosofo considerato il maggior esponente dell’esistenzialismo ontologico e fenomenologico

[3] Architetto norvegese, importante critico e teorico dell’architettura


Commenti

Una replica a “Mental Hiking: percepire il Genius Loci”

  1. […] un percorso ad anello di circa 10 km, esplorando il Genius loci, l’anima dura della struttura dei percorsi di Mental Hiking che perseguono come meta […]

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