Mental Training, nuovi percorsi di cura

Brain Aging

L’ importanza del corpo nella vita di un uomo, è argomento di eterno interesse.

L’importanza della mente lo è.

È molto difficile vivere una vita in una mente senza un corpo attivo, ma può esistere questa possibilità, mentre è totalmente impossibile vivere in un corpo senza mente, quindi è lapalissiano che, la mente è più importante e va quindi messa al primo posto.

Confermata questa realtà, vediamo come nello scorrere del tempo, giunti al XXI, l’uomo è ancora alla ricerca dell’unità, arrivare a percepirsi integro, una entità composta di varie espressioni della stessa materia. Scienziati, Filosofi, Liberi Pensatori di ogni epoca, hanno argomentato sul tema, ma siamo ancora lontani dal riunirci all’essenza prima.

Quanto l’uomo moderno è in grado di percepirsi uno? È un desiderio comune ma ancora non una realtà oggettiva, e tutto sommato, non è forse questa ricerca che anima ogni generazione? In fin dei conti il lavoro, le relazioni sociali, la salute, sono al centro della vita di ognuno e senza un corpo, non ne avremmo alcuna necessità, quindi, prendiamoci cura di questo contenitore e diveniamo abili manovratori della centrale di comando.

Svolgere la professione nel campo medico sanitario, mi offre costantemente il ruolo di osservatore del movimento disarmonico che muove la cura, per questo ho scelto di unire il mio contributo professionale a quello di tutti coloro che vogliono raggiungere la meta di una cura a 360°.

Da anni percorro con grande passione la strada verso questa meta, raccogliendo articoli scientifici e testimonianze, esperendo tecniche e teorie, vagliando errori, condividendo idee e progetti con chi è  interessato allo stesso percorso.

Nel corso delle settimane vedremo come si è evoluto il percorso verso l’unità dell’essere umano, inoltrandoci nei vicoli del cervello, ci affacceremo dall’alto alle facoltà intellettive, scenderemo nella profondità delle viscere, risaliremo nel respiro che tutto anima e ancora oltre.

Bene, ora senza andare troppo indietro, mettiamo la lente della nostra attenzione, tra la fine del 1960 e primi anni 1970 quando una rivoluzione ha avuto luogo nella medicina. Molti operatori sanitari iniziarono ad abbracciare un modello di salute olistico, per sopperire allo stravolgimento causato dalla visione newtoniana-cartesiana. Questo approccio filosofico alla salute e alla cura, incarnò la prospettiva biopsicosociale arrecando cambiamenti al modello classico, grazie alla fisica della meccanica quantistica, dimensione in cui il corpo è la parte più densa della mente.

Da qui in poi, la mente non viene più percepita separata dal corpo e l’accento viene posto sul trattamento di tutta la persona per affrontare tutti i fattori in grado di favorire il benessere, così l’assistenza sanitaria, inizia a cercare il modo e le modalità per trattare i pazienti, invece di trattare la malattia.

Il segno distintivo di questa nuova rivoluzione nella cura della salute, è diventata la comprensione del paziente da una prospettiva che include i fattori di stress (sia interni che esterni), alimentazione, salute, comportamenti, oltre a vedere nella malattia l’espressione riflessa della qualità di vita, sottolineando il dato di fatto che “ogni persona è diversa da un’altra”.

La medicina mente-corpo diviene uno dei cinque domini di assistenza sanitaria alternativa, la salute olistica rivoluziona il modo di operare; la mente, attraverso la sfera cognitiva e l’attività affettiva, può influenzare il corpo, vale a dire che i fattori umani non possono più essere considerati periferici alla causa della malattia, ma bensì componente causale.

Gli interventi di medicina mente-corpo sono essenzialmente destinati a facilitare la capacità della mente di influenzare le funzioni del corpo e la sintomatologia correlata.

Le basi per la medicina mente-corpo sono state poste da pionieri come ad esempio Walter B. Cannon, che ha scoperto la reazione di “Lotta o fuga”; Hans Selye, che ha descritto gli effetti fisici dello stress psicologico; Robert Ader, che ha mostrato il rapporto tra il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale; Candace Pert, che ha scoperto le endorfine e il ruolo che svolgono le emozioni; Deepak Chopra, ha dichiarato che “per modificare la stampa del corpo, si deve imparare a riscrivere il software della mente”; Madeleine Pelletier,  ha scritto di come “stati d’animo” possono influenzare la salute e l’omeostasi del corpo, affermando che “Essendo la mente e il corpo indissolubilmente collegati, tale interazione esercita una profonda influenza sulla salute e la malattia, sulla vita e sulla morte. Atteggiamenti, credenze e stati emozionali, che vanno da amore e compassione, alla paura, alla rabbia, possono innescare reazioni a catena che influenzano la chimica del sangue, la frequenza cardiaca, l’attività di ogni sistema cellulare e degli organi del corpo, dallo stomaco al sistema immunitario”.

Il fisiatra John Sarno, ha scritto molto su come si ritiene che gran parte della malattia e del dolore cronico, siano i risultati di un “disturbo mente-corpo”, in cui emozioni inconsce represse, generano anormale funzionali mediante l’attività autonomica di neuropeptidi.

Gran parte degli interventi di medicina mente-corpo sono sempre più mirati al cambiamento della coscienza e di auto consapevolezza per promuovere un modo diverso di essere, che coniuga l’aspetto mentale, emotivo, fisico, compreso il benessere spirituale.

È proprio partendo da questa ultima frase che vedremo come, passo dopo passo, si acquisisce la padronanza di tecniche mirate a utilizzare le facoltà della mente, per costruire o ri-costruire un equilibrio, conquistando una profonda integrazione tra le due espressioni della vita nella materia umana: corpomente.

 


Commenti

18 risposte a “Mental Training, nuovi percorsi di cura”

  1. […] Mental Training, nuovi percorsi di cura […]

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  2. Avatar Kintsugimental Lab
    Kintsugimental Lab

    L’ha ribloggato su Kintsugimental Lab.

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  3. […] ma porta anche a sanguinamento più frequente e severo (Swirsky-Sacchetti e Margolis, 1986).  Respirazione profonda, immagini positive, rilassamento progressivo, autoipnosi e stretching dolce, sono alcuni dei metodi di riduzione dello stress che i clienti possono […]

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  4. […] ma porta anche a sanguinamento più frequente e severo (Swirsky-Sacchetti e Margolis, 1986).  Respirazione profonda, immagini positive, rilassamento progressivo, autoipnosi e stretching dolce, sono alcuni dei metodi di riduzione dello stress che i clienti possono […]

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