1 Storia dell’Ergoterapia: il lavoro è il migliore medico naturale ed è essenziale per la felicità umana

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di Alessandra Palieri

Esplorando la storia, si può dedurre che l’Ergoterapia esiste da secoli e solo successivamente la medicina ha deciso di abbracciare questa “figlia lontana” inserendola nel suo campo operativo, estendendone il nome a Occupational Therapy in America, ed a Terapia Occupazionale in Italia, ma con identica valenza terapeutica, un po’ come è avvenuto, in modo simile, per la definizione psicologia e terapia psicologica.

Ma, entriamo nella storia.

Facciamo un salto indietro nel tempo fino al 2600 a.c., quando troviamo le prime tracce sull’importanza dell’utilizzo di attività ed esercizio fisico, per la salute del corpo e della mente e da qui in avanti, possiamo fare un excursus e osservare quanto, tale utilizzo, abbia tracciato il sentiero all’attuale medicina riabilitativa, tenendo conto del contesto storico e culturale.

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Nelle più grandi civiltà a partire dalla Cina del 2600 a.c., le attività e la disciplina fisica, sono state un punto cardine come strumento di abilitazione e riabilitazione alla vita personale e sociale; nascono nel tempo giochi come la dama, la palla e la salta-corda.

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Camminare a lungo era per loro un’abitudine, le arti come la pittura, la musica, la danza, erano le fondamenta della cultura; successivamente, il teatro e la lettura, come strumento di evoluzione, non ultima l’arte della navigazione.

La disciplina del corpo era usata per disciplinare la mente e viceversa; apprendere lezioni di filosophia, matematica e lo studio dell’arte, avevano la loro importante connessione con la vita umana e il suo equilibrio; i guerrieri venivano addestrati alla sopportazione del dolore e alla cura delle proprie ferite attraverso l’auto-ipnosi; conoscere il potere delle erbe, equivaleva ad allungarsi la vita. Grandi, geniali metodi terapeutici, sono nati nei secoli pre-cristiani.

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Facciamo ora un salto in avanti e mettiamo un punto sulla nostra mappa del tempo, fermandoci nel 1300, quando nuovi studi di medicina, anatomia, fisiologia e psicologia, avviano il processo evolutivo dell’Ergoterapia. Gli scambi culturali con altri popoli e la pubblicazione di nuovi testi (molte traduzioni dai testi delle antiche civiltà), stimolano e favoriscono le scoperte nel campo medico e sociale.

Il punto cardine per la nascita della medicina sociale e preventiva, si colloca di fatto, verso la metà del 1600 ad opera del medico e scienziato Bernardino Ramazzini; in particolare egli evidenziò l’efficacia, sulla struttura muscolare, apportata dalla tessitura, dalla calzoleria e dalla ceramica, sottolineando l’importanza del ritmo lavoro-riposo.

A seguire Ramazzini, nel 1780 il medico fisioterapista Clément Joseph Tissot, evidenziava l’attività terapeutica dei lavori manuali per la cura di menomazioni dovute a malattie e traumi.

L’innovazione nella sfera psicologica avviene nel 1759 ad opera dal medico Vincenzo Chiarugi che scopre i vantaggi delle Attività anche nel campo delle malattie mentali, tema che verrà ripreso ventisette anni dopo dallo psichiatra Philippe Pinel che introduce in maniconio il “Work Tratment” che consiste in esercizi fisici e lavori manuali, da lui descritti come “…il modo migliore per assicurare un ottimo stato d’animo e disciplina…”, contribuendo alla guarigione finale della Persona.

Da qui in poi, a questa nuova ‘finestra’ sul mondo della guarigione, si affacceranno sempre più professionisti sanitari.


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