
Il trauma è spesso associato a qualcosa di apertamente violento, come un incidente d’auto o una sparatoria. Ma il filosofo C. Aydin descrive una situazione come traumatica quando “viola” le aspettative familiari sulla vita e sul mondo di qualcuno, mandandole in uno “stato di estrema confusione e incertezza”.
Nel caso di questa pandemia, l’incertezza prolungata è aggravata dall’angoscia morale che i professionisti sanitari devono affrontare quando non dispongono di risorse adeguate a curare i pazienti in condizioni critiche.
Le lesioni morali, un termine preso in prestito dai militari, si verificano quando una persona fa qualcosa che va contro le sue convinzioni morali profondamente radicate. In medicina, può verificarsi quando il lato commerciale dell’assistenza sanitaria, ostacola la capacità di un medico, di prendersi cura dei pazienti; per esempio, se non ci sono abbastanza ventilatori per il numero di pazienti COVID-19 che ne hanno bisogno.
I medici non sono abituati a fare triage scegliendo chi deve avere supporto salvavita e chi no. “Siamo addestrati nel trattamento di un soggetto alla volta, ma nel peggiore dei casi un’epidemia, devi pensare al bene più grande per il maggior numero”, afferma Dr. Angelo. Studi condotti su soldati suggeriscono che la lesione morale impedisce la normale emotività, funzionamento psicologico e sociale e spesso si verifica nelle persone con disturbo da stress post-traumatico.
“Penso che la vera resa dei conti arriverà quando sarà finita”, afferma Dr. Angelo.
Lascia un commento