
Da terapista mi trovo ogni giorno a contatto con le difficoltà umane e sempre tutto gira attorno alla capacità di fare fronte agli stressor; agenti che si annidano in ogni classe e categoria sociale.
Per questo motivo seguo con attenzione il movimento evolutivo delle Neuroscienze in particolare vorrei condividere gli ultimi spunti estratti dal web meeting dell’ISS sul tema “La cura dei curanti”
Molti dei punti trattati, sono stati analizzati sotto la lente che studia la cura del personale sanitario, ma divengono valide applicazioni sull’individuo di qualsiasi altra professione.
Gli interventi dei relatori si sono soffermati sugli strumenti di misurazione dello stress, sulle soluzioni per ridurre le difficoltà da esso arrecate, sulla prevenzione e sull’inclusione nella formazione universitaria di materie volte allo sviluppo della consapevolezza di sé e su strumenti come meditazione, attività fisica, tecniche di decompressione mentale.
Voglio iniziare da alcune citazioni condivise dai relatori e che ben riassumono il concetto fondante alla base del mio approccio terapeutico: la mente è uno strumento potente, in grado di migliorare o peggiorare la vita del singolo e della società.
La mente individuale può esistere solo in relazione ad altre menti mediante significati condivisi (Mead 1982:5)
La capacità di comprendere, interagire e connettersi agli altri è essenziale per il benessere fisico e mentale. Così essenziale che i deficit sociali hanno conseguenze rilevanti per l’individuo e la società (JT. Cacioppo et al, 2007)
L’isolamento sociale percepito dall’individuo ha effetti deleteri sulla salute della persona (es. aumento della pressione sanguigna, processi infiammatori, ecc. JT. Cacioppo et al, 2007)
Il benessere, così come concepito dall’OMS, è cosa nota a tutti ma oltre la conoscenza teorica è fondamentale identificare le chiavi per agire cambiamenti a tal fine e ciò dipende dalle competenze e dalle abilità applicate nelle performance degli addetti nel campo sanitario e dei singoli individui:
- Ridurre i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche
- Incentivare e mantenere buone relazioni interpersonali
- Mantenere in salute la serenità interiore
- Coltivare un buon rapporto con l’ambiente
- Migliorare la salute nei luoghi di vita e di lavoro
- Utilizzare intelligenza emotiva e Life Skills serve a:
- Promuovere stili di vita salutari
- Per gestire e migliorare l’efficacia del processo decisionale
- Favorire flessibilità, versatilità e creatività dell’approccio alla soluzione dei problemi
- Aumentare il livello di autostima
Per migliorare la qualità di vita è necessario:
- misurare il proprio stare bene e il livello di auto accettazione
- Instaurare relazioni positive
- Avere una buona crescita personale
- Avere uno scopo nella
Non tutti forse sono consapevoli fino in fondo che si può entrare in risonanza fisiologica con le risposte allo stress degli altri, soprattutto per coloro con maggiore capacità empatica.
Le neuroscienze hanno ampiamente dimostrato che la nostra biologia ha contribuito a modellare agli ambienti sociali che abbiamo creato e il nostro ambiente sociale ha contribuito a modellare i nostri geni, cervelli, corpi. Ecco che pensiero, sentimenti e comportamento sono influenzati dalla presenza reale, immaginata o implicata, degli altri.
L’ambiente, i nostri pensieri e le nostre esperienze determinano ciò che siamo a ogni livello.
Dato che, le “forme mentali” sociali influenzano la fisiologia, il cervello e le funzioni biologiche, è di notevole importanza modulare e monitorare le relazioni tra ambienti sociali e individuo, poiché hanno effetti sulle strutture neuronali.
Sono altresì noti, i disturbi arrecati dallo stato di stress protratto nel tempo, come lo è questo tempo post Covid+minaccia guerra mondiale:
- Disturbi del sonno
- Difficoltà di concentrazione
- Problemi di memoria come fissare nuovi concetti e rievocare abilità
- Affaticamento sine causa
- Mancanza di energia sia fisica che mentale
- Irritabilità
- Irrequietezza
- Senso di isolamento
- Chiusura verso le novità
Nella mia professione mi servo assiduamente della mente, dell’ambiente e del gruppo sociale, come facilitatori di salute psico-fisica, per questo cerco di incentrare ogni attività su questi tre pilastri e favorire la nascita di consapevolezza di sé, l’acquisizione di tecniche potenzianti la motivazione e la creatività e per la decompressione mentale.
L’ambiente come terreno di coltura, l’uomo come seme, la mente come linfa germinatrice.
Per ulteriori info sul tema, consulta
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