25 novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – 1°

In occasione di questa giornata, a sostegno di ogni Donna vivente e in memoria di ogni Donna vissuta, riflessioni sul tema delicato della violenza, perchè svanisca dalle nostre vite.

Un pensiero sincero di affetto ad ogni Sorella

Informazioni vere e scientifiche, creano conoscenza e coscienza. Condivido con voi alcuni punti salienti di un Meeting organizzato dall’ISS Dipartimento Ambiente e Salute, perché riflettiate tutti, uomini e donne, sui danni immensi della violenza

Epigenetica della violenza sulla donna

I risvolti secondari della violenza sulla salute delle donne, studiati dagli esperti nel progetto EpiWe Epigenetics for Women, nato allo scopo di identificare i marker molecolari, associati alla violenza dimostrano come essa incide fisicamente e psicologicamente, sulla vittima.

Il DNA estratto attraverso campioni di sangue delle vittime, è stato processato per analizzare 10 geni correlati allo stress.

Il DNA non è tutto già scritto, perché il genoma è plastico e risponde a fattori esterni, in particolare la violenza incide sul fenotipo salute/malattia; questo il focus della ricerca che ha rilevato come la violenza influenza il genoma, identificando meccanismi molecolari responsabili della regolazione e modulatazione l’espressione genica.

La pandemia ha sicuramente peggiorato l’incidenza del fenomeno, identificata come IPV Intimate Partner Violence, acronimo che include l’insieme di azioni abusanti di tipo fisico, emotivo, psicologico o sessuale, poste in atto da individui che condividono o hanno condiviso un vissuto affettivo.

Gli studi dimostrano che la IPV èl associata a stress psico-fisico e provoca nella vittima alterazioni delle funzioni endocrine, immunitarie, infiammatorie. I dati raccolti dalle statistiche rilevano che le donne vittime di violenza, sia essa fisica che psicologica, sono più soggette a sviluppare diabete, tumori, dipendenze patologiche, infezioni sessualmente trasmesse, malattie croniche., incide in modo nocivo e a lungo termine sul genoma umano.

Alla luce dei dati emersi dagli ultimi studi sulla genomica, si aprono scenari tutti da esplorare, rivelando si una realtà preoccupante, ma anche uno spiraglio sulla creazione di una reale prevenzione, prevenzione mirata alla costruzione di una coscienza matura dei futuri uomini e donne e incide in modo nocivo e a lungo termine sul genoma.