4 Storia dell’Ergoterapia: curiosità dalla storia

Protesi 1L’arto artificiale più antico della storia, risale al periodo egizio. Riguarda la protesi per il primo dito del piede di una donna rinvenuta nel corso di scavi archeologici nei pressi del Cairo, in un sito datato circa 3.000 anni fa. La protesi è fatta di legno e pelle, è assemblata in modo da potersi piegare e sia la forma sia i segni di usura, suggeriscono che aiutasse davvero la sua padrona a camminare.

Protesi 2La protesi oculare più antica del mondo risale a 5.000 anni fa, rinvenuta in un’antichissima necropoli in Iran (Shahr-i Sokhta). Un teschio munito di occhio finto, del tutto simile ad uno vero. La protesi, ritrovata nell’orbita sinistra nel cranio di una donna sui trent’anni, è una mezza sfera di bitume del diametro di quasi tre centimetri; varie incisioni disposte a raggiera, camuffavano lo sguardo, dando la sensazione, secondo gli scienziati, di trovarsi di fronte a qualcosa di simile ad un occhio vero. Alcuni indizi (come un paio di fori usati probabilmente per far passare un nastrino), fanno pensare che la donna usasse l’occhio finto quotidianamente e che non si tratti di una decorazione funebre.

Tempio di EsculapioIn epoca romana i malati venivano mandati a dormire sull’isola Tiberina, nel Tempio di Esculapio, sfruttando il potere dell’autosuggestione nel processo di guarigione; con il processo di cristianizzazione, l’originario tempio pagano, fu demolito ma la gente si recava ancora in quel luogo per ottenere miracoli o guarigioni. Nel tempio si praticava l’antico rito dell’incubatio, da cui il termine incubo, perchè con il nuovo culto cristiano tutto ciò che proveniva dall’inconscio o dai sogni era negativo, e il lato sinistro, cioè l’inconscio, era diventato appunto “sinistro”. Non a caso il termine destro è destrezza e sinistro è pericoloso e oscuro. Le religioni monoteiste sono basate sul rispetto delle leggi divine, mentre le più antiche religioni si basavano sul “Conosci te stesso“, come era iscritto sul frontone del Tempio della Madre Terra a Delphi.

Nel tempio di Esculapio si effettuava dunque l’incubatio per cui i fedeli dormivano all’interno o sulla soglia del tempio e attraverso i sogni inviati dalla divinità, ottenevano rivelazioni e consigli per la guarigione. Era talmente usato da avere anche una sua infermeria con letti e sacerdoti infermieri, tanto che i Romani, per non spendere soldi per curare gli schiavi, li piazzavano tutti nel tempio, per cui Augusto, che la sapeva lunga, fece un editto per cui ogni schiavo guarito nel tempio diventava automaticamente libero. Così i padroni romani sapevano che risparmiavano i soldi ma potevano rimetterci lo schiavo.

kintsugiL’arte giapponese del kintsugi, nasce intorno al XV secolo, quando lo shogun Ashikaga Yoshimasa rispedì in Cina alcune teiere cinesi danneggiate perché fossero riparate. I cocci gli vennero restituiti malamente tenuti insieme da orribili cuciture di metallo. Si narra che, da quel momento, gli artigiani giapponesi fecero a gara per ricercare una nuova tecnica di saldatura che rendesse gli oggetti rotti più belli dei nuovi.”

Con il tempo, questi oggetti riparati divennero ricercati, perché la visibilità delle loro crepe e rotture testimoniavano la loro storia, che li rendeva un emblema della trasformazione. L’oggetto diventa migliore di quanto non fosse prima del danneggiamento, è qualcosa di nuovo che testimonia il passato, ma è pienamente parte del presente, arricchito nelle proprie debolezze e rinnovato a nuova vita.

Da qui, nasce l’Anima del progetto KINTSUGIMENTAL®


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