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L’ipnosi dà l’opportunità, oltre che diminuire o eliminare il sintomo, a dimenticarsi spesso di essere paziente, riuscendo ad esternare e a potenziare le proprie risorse. Può essere utilizzata in associazione ad altre forme di terapia, con miglioramento reciproco, attraverso l’uso diretto dell’induzione ipnotica mediante un ipnotista e attraverso l’apprendimento delle tecniche di autoipnosi:
- Eliminare il dolore: Non si tratta di un effetto placebo, ma di una reale possibilità di controllare il proprio organismo. È utile per eliminare i malesseri fisici che nascono a causa degli effetti collaterali delle cure chemioterapiche. L’anestesia ipnotica contro il dolore, è di grande aiuto anche quando il paziente è costretto a settimane di immobilità. Il procedimento ipnotico prevede che l’ipnotista proverà dapprima a guidare il paziente nell’addormentare una parte del corpo, per esempio una mano, per poi lavorare sulla totalità dell’area da alleviare
- Abbrevia il decorso di cicatrizzazione di ulcere da pressione, favorendone la cicatrizzazione
- Ipertensione Arteriosa: l’ipnosi mediante il rilassamento conduce al rallentamento della frequenza cardiaca al rallentamento del respiro e alla riduzione del consumo di ossigeno
- Asma: crisi asmatiche di origine emotiva vengono mitigate o anche assopite con conseguente riduzione dell’uso di farmaci come “cortisone” e “broncodilatatori”
- Miglioramento del sonno: l’insonnia viene trattata con induzioni autoipnotiche mirate al controllo del respiro e a visualizzazioni da effettuare per riprendere sonno dopo ogni risveglio, talvolta permettendo di raggiungere una buona qualità del riposo anche se ridotto a poche ore
- Dispnea, astenia, vertigini, nausea, mitigate con l’apprendimento dell’autoipnosi
- Miglioramento della qualità della vita fino al 78%: il paziente sottoposto ad ipnosi si rivolge alla vita in modo più positivo, a svolgere meglio o completamente cose, azioni o comportamenti anche semplici ma che portavano il soggetto a non essere solo un paziente ma una “persona”, tornando ad uscire di casa, andare a fare la spesa, leggere, giocare con i figli, andare al mare… Tutto ciò gli restituisce dignità e lo aiuta a dimenticare, a volte, di avere dolore e di conseguenza, diminuisce anche la sofferenza psicologica della paura di fine vita
- Accompagnare e supportare i familiari durante tutto il percorso e nella fase successiva al distacco, istruendo anch’essi con apposite tecniche di autoipnosi
Il futuro della Cura è un territorio infinito, basta avere intelligenza, preparazione e coraggio di creare nuove prospettive, con il cuore aperto e lo sguardo lontano.
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