
Nel momento in cui la nostra mappa adattativa non ci permette di adattarci alla vita, abbiamo bisogno di un nuovo processo per adattarci, un processo creativo, che ci permetta di farlo.
Usare l’ipnosi vuol dire avanzare un processo creativo che modifica la relazione che abbiamo con il mondo, potenziando la creatività e favorendo un processo di cambiamento fino a raggiungere un nuovo equilibrio. Si modella la “mappa” personale, fino ad ottenerne una nuova, più funzionale e percorribile, man mano che cambiano le esigenze del percorso.
In primo luogo, può essere indicata come tecnica di rilassamento, in quanto alcune reazioni neurofisiologiche dello stato di trance sono efficaci sullo stato d’ansia, il sonno, la contrazione muscolare.
Queste sono solo alcune delle possibilità applicative di questo strumento plastico:
- dolore (importantissima azione in cure palliative)
- disturbi somatoformi (paralisi, afasie, disfagie, sindromi vertiginose, turbe dell’intestino)
- insonnia
- agitazione psico-fisica
- paura
- recupero energetico
- supporto del caregiver
Non sono ancora del tutto chiari i meccanismi neurofisiologici e psicologici alla base dell’analgesia ipnotica, si pensa che i procedimenti psicologici intellettivi ed emotivi abbiano la possibilità di influenzare l’equilibrio delle sinapsi dei centri nervosi dove convergono stimoli periferici sensitivi centripeti e centrali centrifughi; in tal senso, verrebbero modificate, in modo parzialmente conscio, la conduzione e la percezione del dolore mediante un’interazione continua tra eccitazione e inibizione.
Con l’induzione ipnotica si ottiene un’alterazione percettiva, ossia la soppressione delle componenti emotivo-affettive del dolore e la conseguente indifferenza del soggetto dovuta all’eliminazione a livello centrale dei circuiti limbo-ipotalamici coinvolti nei processi di integrazione cenestesica affettiva. Nel controllo del dolore vi è anche un’interpretazione legata alla biochimica che prevede come il cervello in ipnosi, o durante particolari stati alternativi di coscienza, è in grado di sollecitare la produzione di endorfine, sostanze morfino-simili che neutralizzano lo stimolo doloroso.
Concludiamo questa breve rassegna, sottolineando che l’ipnosi è uno strumento delicato ed efficace, poichè promuovendo l’attenzione focalizzata, distrae dal disagio e facilita un nuovo adattamento, e la dove possibile, costruire nuove prospettive di salute.
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