Vi capita di avviare una conversazione e seguire un ragionamento che volete condividere e poi di trovarvi a discutere di altro?
Che si giunga a illuminazione, innamoramento, stizza o conflitto, a volte si perde il punto di partenza e l’obiettivo del discorso. Ricordare da dove si era partiti, può aiutare molto a evitare di sentirsi come il marinaio che perde il controllo della barca e naviga seguendo la corrente del mare…ci sono rischi e benefici, si possono trovare tesori, ma anche naufragare in acque poco agevoli.
Soffermarsi a riflettere da dove è nata una conversazione, aiuta a mantenere sempre in tasca la bussola della direzione e agevola comunicazioni soddisfacenti, evitando che le discussioni non desiderate, prendano il controllo del discorso.
Ricordare da dove era partito il discorso, può insegnare a cogliere in sé e nell’interlocutore:
- schemi di risposta automatica
- bug comunicativi
- schemi mentali limitanti
- abitudini di supremazia sociale
- risposte mediate dall’amigdala
- circuiti mentali virtuosi o viziosi
- ………….
Insomma, allenarsi a fare questo atto di consapevolezza, aiuta a migliorare la comunicazione ed a chiudere falle che rallentano o fanno affondare, la barca della comunicazione.

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