Giornata Mondiale della Fibromialgia: conoscere il Dolore e le sue infinite lingue

Il dolore è un grande strumento di conoscenza, della cui esperienza trarre insegnamento.

È sicuramente un segnale d’allarme, che ci mette in allerta per evitare situazioni potenzialmente fatali; la nostra struttura nervosa, decodifica il segnale del dolore tramite il sistema sensoriale, permettendoci di definirlo, nominarlo e collocarlo ma, come si fa a capirne nel linguaggio profondo?

Rendendolo un evento formativo/educativo, imparando a “leggerlo” e comprenderlo.

Il dolore può sorprenderci o meno, può debilitarci l’umore, cambiare la qualità di vita percepita, limitare nelle performance sia private che sociali; la fibromialgia è un esempio di come il dolore incide su queste aree.

Patologia che colpisce le fasce muscolari (da qui il prefisso “fibro” per indicante i tessuti fibrosi), causa uno stato di continua tensione dando una sensazione dolorifica diffusa (“mialgia” significa infatti dolore muscolare). Ma il dolore non è l’unica causa della sofferenza, accompagnato come è, da una moltitudine di sintomi, rigidità, nebbia mentale, insonnia, e via dicendo.

Tornando al punto, “imparare a leggerlo e comprenderlo”, possiamo puntare la lente su uno strumento, la consapevolezza ipnoticamente guidata.

Oramai l’ipnosi non fa più paura come un tempo e può essere serenamente messa nello scaffale dei rimedi utili; un valido strumento per la gestione del dolore e l’acquisizione di autonomia.

In più studi scientifici, si è confrontato l’effetto di ipnosi e rilassamento su soggetti affetti da fibromialgia; il dolore veniva misurato prima e dopo il trattamento, tramite la somministrazione di una scala analogica (VAS: visual analogical scale) che presentava ai due estremi le condizioni di assenza di dolore e massimo dolore percepibile.

I pazienti, suddivisi in gruppi sperimentali sono stati comparati tra loro: un gruppo sottoposto ad ipnosi e suggestioni di rilassamento, un secondo gruppo sottoposto ad ipnosi e suggestioni analgesiche, un terzo gruppo solamente un training di rilassamento. In tutti i gruppi si è verificata una riduzione del dolore, che tuttavia è risultata significativamente migliore nei soggetti sottoposti a ipnosi e suggestioni analgesiche, dimostrando come le suggestioni di analgesia siano più efficaci rispetto alle suggestioni di rilassamento o al solo rilassamento.

Fortunatamente, grazie a studi sperimentali che ne validano i risultati, si ricorre con maggior frequenza all’integrazione della medicina complementare e la qualità di vita dei pazienti, ne risulta decisamente migliore.

Il pregio dello strumento ipnotico è la possibilità di essere appreso e utilizzato in autonomia, divenendo così un valido auto-aiuto non farmacologico.

Dott.ssa Alessandra Palieri

Mental Trainer Ipnotista Terapista Occupazionale

Contatti: keymethod.palieri@gmail.com  Cell 3313987822

Sitografia scientifica

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Fonte: https://www.ericksoninstitute.it/it/76/ipnosi-e-fibromialgia/

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