La Terapia Occupazionale e il lavoro in gruppo come strumento preabilitativo e risorsa di autonomia

di Alessandra Palieri

Parole chiave:

  • Prevenzione – La prevenzione è un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie. In relazione al diverso tipo e alle finalità perseguibili, si distinguono tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. In questo articolo ci occuperemo di quella primaria
  • Preabilitazione – Processo di miglioramento delle capacità funzionali dell’individuo per consentire loro di resistere agli stressor dell’inattività
  • Life Skillseveryday coping strategies, un insieme di capacità acquisite tramite insegnamento o esperienza diretta che portano a comportamenti positivi e di adattamento e vengono usate per gestire problemi, situazioni e domande comunemente incontrate nella vita quotidiana e che rendono l’individuo capace (enable)
  • Soft Skills – combinazione di competenze sociali, comunicative, intelligenza sociale, intelligenza emotiva, attitudine  alla gestione dello stress, creatività, prendere decisioni, negoziare, self control

Prevenzione, di enorme importanza  per assicurarci una vita psicofisicamente sana, ma che in questi tempi complessi ha assunto un prevalente significato, la protezione dal virus SARS-CoV-2; se non riusciremo a guardare al bene più ampio e significativo di questo strumento, non saremo mai abbastanza pronti per ripartire.

Il gruppo di preabilitazione, è un luogo di crescita esponenziale, un viaggio ad immersione profonda nelle risorse individuali del singolo e del gruppo, per riemergere tutti nessuno escluso, con un tesoro da spendere in salute con la S maiuscola; in questo momento in cui prendersi cura della propria salute è la priorità, lavorare in gruppo è l’antidoto alla paura della solitudine, non intesa come stare da soli, ma come sentirsi fuori dalle certezze e senza le nostre sicurezze. Il lavoro di gruppo, anche se a distanza, è sempre un lavoro a crescere, mai a scendere.

Vediamo in che modo la TO gestisce un gruppo di preabilitazione e Prevenzione Primaria; la P.P. ha il suo campo d’azione sul soggetto sano e si propone di mantenere le condizioni di benessere e di evitare la comparsa di malattie. È un insieme di attività, azioni ed interventi che attraverso il potenziamento dei fattori utili alla salute e l’allontanamento o la correzione dei fattori causali delle malattie, tendono al conseguimento di uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale dei singoli e della collettività o quanto meno ad evitare l’insorgenza di condizioni morbose.

L’insieme di questi interventi è pertanto finalizzato nel gruppo, a ridurre la probabilità che si cronicizzino emozioni destabilizzanti e abitudini dannose, lavorando alla costruzione di un percorso costruttivo virtuoso, che coinvolga singolo e lo renda parte dell’evoluzione dei molti.

Bisogna riflettere sul concetto che prevenire è prepararsi e mai come ora è di vitale importanza questo aspetto; preabilitarsi  per saper rispondere alle nuove sfide, saper reagire/agire è resilienza.

Resilienza, si fa un gran parlare di questa prerogativa dei materiali “Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi”, tanto che il termine è ormai di grande utilizzo per definire le capacità umane “Resilienza è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità”. Questa è la capacitàche ci troviamo ad allenare nel quotidiano in attesa di programmare un futuro che appare come mai sconosciuto; nel lavoro di gruppo ci troviamo a disinnescare schemi non più funzionali a favore di nuovi e costruttivi strumenti mentali e fisici.

Nel lavoro di gruppo, gli obiettivi sono sia la meta sia gli strumenti per raggiungerla.

Obiettivi:

  • promozione della salute
  • coesione
  • integrazione
  • empatia
  • intelligenza emotiva
  • creatività
  • cooperazione
  • crescita
  • gestione dei conflitti
  • gestione delle dinamiche emozionali
  • interventi di equilibrio dinamico basati sull’occupazione

Questa idea di gruppo TO pre-abilitativo, è utilizzata con persone in salute, prima che insorga un evento avverso, proprio perché la scienza ci insegna che le preparate, sono pazienti più resilienti e rispondono meglio ad eventuali cure.

La TO è la disciplina medico riabilitativa più ben strutturata ad affrontare queste esigenze, in cui alti livelli di stress possono avere un impatto negativo sulle performance psicofisiche di ogni persona; con il supporto dei gruppi, si ha il vantaggio di poter seguire più persone insieme e insieme accrescere i risultati ottenibili.

Un esempio applicativo. Discussioni sulle capacità di coping, visualizzazioni guidate, allenamento alla consapevolezza, presa di consapevolezza del linguaggio del corpo tramite scansione/percezione, strategie di gestione del dolore, training di miglioramento della qualità del sonno, risorse di sopravvivenza per  caregiver.

Che cosa rende i gruppi TO diversi dalle altre sessioni di gruppo.

La differenza fondamentale è che l’ATTIVITÀ è il mezzo terapeutico per apportare cambiamenti nel funzionamento e nelle prestazioni di quelle persone. Quindi, al fine di rendere un’attività terapeutica per un individuo, è necessario costruire obiettivi misurati e fare si che si posizionino nel gruppo, come un perfetto mosaico, a creare l’immagine finale, anzi per meglio comprendere, una Ferrari è tale solo grazie all’assemblaggio dei suoi elementi; così il gruppo diviene perfetto se ognuno è inquadrato secondo la sua Storia Occupazionale.

Come trasformare un’attività in uno strumento terapeutico.

 Analisi dei compiti

L’analisi delle attività è il processo di suddivisione di un’attività in passaggi di base: es. andare a lavoro, gestire la famiglia, fare a caregiver ad un parente, il tutto senza perdere risorse vitali; si fa analizzando le sequenze migliori per  adattare ogni attività alle esigenze della giornata e strutturando autotraining da utilizzare come strumento di salute prêt-à-porter.

 Analisi dell’attività

Come la Task Analysis, questa fase permette di identificare il potenziale terapeutico dell’attività e, come l’attività, può essere adattata all’obiettivo. Questo tipo di analisi comporta la suddivisione dell’attività in aree di competenza; FISICO, COGNITIVO, PSICOLOGICO e INTERPERSONALE. 

Adattamento: apportare una modifica a un’attività.

Questa fase dipende dall’abilità del TO di modificare una determinata attività per renderla coerente e funzionale al background della persona, abilità, valori.

Un’attività si può modellare come un abito su misura:

  • Per complessità: scomporre dal semplice al difficile, il tempo, strutture
  • Per novità: da familiare a non familiare, modificando o aggiungendo un elemento creativo; ad esempio, un elemento di arte terapia.
  • Per innovazione: stravolgere vecchi schemi ripetitivi non più funzionali alle nuove esigenze, restituendo freschezza mentale e nuove risorse da utilizzare in ogni campo della vita

Avanzamento graduale

Aumentare gradualmente le difficoltà di un’attività, come ad esempio: aumentare il numero di persone nel gruppo, diminuendo così la familiarità e stimolare la plasticità sociale, cambiare ogni tanto il setting, interagire con gruppi paralleli

Metodologie didattico/formative

Esperienziale diretto, fontale, intuitivo, imitativo, creativo, auto referenziante, audiovisivo, role play, gruppo balint

Scelta e organizzazione del setting

Deve mettere a proprio agio ogni membro del gruppo, quindi meglio se neutro con eventuali moduli interscambiabili, contestualizzabili in base a step mirati.

Il gruppo ha inizio ancora prima che i membri si incontrino, e la bravura del trainer sta nel creare il terreno fertile alla coesione, ancor prima di unirli in presenza.

Deve tenere conto dei sistemi sensoriali: visivo, uditivo, olfattivo, tattile

Riferimenti bibliografici


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