4° Dai Biotipi agli Strumenti Mentali Potenzianti: Nuove prospettive per la Cura nel XXI secolo

TAS Tecniche di Abilitazione Sensoriale

Il concetto alla base delle TAS, è utilizzare il corpo per arrivare alla sfera mentale, e da essa tornare al corpo, allo scopo di conoscere e interagire, con tutte le sfere della Persona.

Talvolta, quando la persona è troppo «scarica», ha esaurito le sue forze reattive, non è più in grado né di prendersi adeguatamente cura di sé, né di agire sulla volontà; non riesce a reagire nonostante lo voglia, non riesce a concretizzare i propri intenti.

I racconti di coloro che sperimentano questa sensazione, evocano immagini mentali come ad esempio un pozzo dalle pareti scivolose o una gabbia senza aperture, o una barca senza remiFanno sogni come non riuscire a correre o a emettere la voce, non riescono a trovare la via di uscita.

Si genera un circolo vizioso, schemi mentali parassiti, smantellano silenziosamente tutte le strategie reattive, il corpo si deprime nei suoi sistemi di difesa e la persona diviene prigioniera dentro sé stessa, si ammala.

Ecco che il corpo diviene uno strumento facilitatore. Lavorare sul corpo, permette alla persona di distanziarsi dai pensieri, dal problema, di conseguenza il corpo recupera energie dinamiche, che possono essere immediatamente convertite in energia mentale motivante.

Enormi quantità di endorfine si riversano nuovamente in circolodopando il nostro cliente, che finalmente potrà iniziare il percorso, con l’energia necessaria e con grande spinta di entusiasmo.

La bravura del terapeuta, si evince dalla pazienza e dalla sicurezza, con cui sostiene la persona, in attesa che raggiunga un equilibrio stabile.

Si devono utilizzare rinforzi positivi (90%) e se occorre, ammonizioni (10%). Questo 10% che può essere anche molto perentorio, va somministrato come una “flebo” energetica, da inoculare al momento giusto, per rivitalizzare la resilienza.

Perché il beneficio del training permanga anche al di fuori delle sedute di lavoro, è quanto mai necessario un lavoro in gruppo. Il gruppo è quanto di più terapeutico, poiché l’eggregore che si genera, dilaga e contagia positivamente l’umore, potenziando enormemente la crescita di tutti i componenti del gruppo; si genera una competizione costruttiva.

Nel lavoro con le TAS, si utilizzano due modalità di lavoro con il corpo:

  • una passiva e individuale, mediata da operatore, per pazienti impossibilitati fisicamente
  • una attiva di gruppo, guidata da operatore, per tutti coloro che possono muoversi con maggiore autonomia

Molte delle tecniche possono essere altamente liberatorie, se si suggerisce ai partecipanti di motivare una gestualità coerente e contestualizzata.