Ogni anno, la ricerca conquista nuove scoperte, ma ancora oggi, chi ha avuto l’identità di paziente fibromialgico, si ritrova ad essere girato e rigirato, nel mulino del dubbio, senza riuscire ad avere risoluzione.

Ora, non mi soffermerò su quanto non si è fatto, ma su quanto si può fare, nell’attesa che venga estratta la formula vincente, per debellare la Fibromialgia.

Ho ascoltato e letto, molti sfoghi, dubbi, stati d’animo, ho sentito offrire solidarietà, bellissimo ma, sembra di osservare il grande esodo, di un popolo in marcia senza meta. Un popolo, che si sostiene ma, non sa cosa troverà alla fine della strada. Ogni tanto qualcuno invita a raccolta gli altri e consiglia ciò che qualcuno gli ha detto, che un altro ha fatto, mentre l’amico ha sentito dire che un medico consiglia.

Tutto ciò, porta ad un senso di unione e tampona un pochino la solitudine, ma si può fare di più.

Nell’attesa della cura, avete una grande opportunità, scoprire il potenziale insito in ognuno.

Qualcuno, non crede sia fattibile, qualcuno lo sa e non lo fa, qualcuno lo ha fatto e ne è felice, e tutti insieme, possiamo lavorare al progetto, perché troppo tempo della vostra vita, non vada sprecato nel dolore.

Conoscere per conoscersi e fare auto-prevenzione, è una realtà, un effettivo strumento di protezione, certamente senza presunzione di infallibilità, ma con un alto potenziale di efficacia.

Da quanto esistono salute e malattia? Da quanto le vediamo separate? Per quanto dovremmo attendere l’evoluzione verso l’unità?

Perché mai dovremmo unirle?!

Perché siamo sempre noi, in entrambi i casi, noi sotto forma di disfunzione biologica, ma pur sempre noi, la nostra trinità: cervello- mente-corpo, ossia, corpo-pensiero-corpo, ossia, energia e materia, ossia, vita.

Esistono guarigioni straordinarie, perché ci sono volontà straordinarie, persone con un coraggio straordinario, disperazioni così profonde da riportare in vita “anche i morti”.

Ma facciamo attenzione, non si nasce persone straordinarie, straordinari si diventa, vuoi per difficoltà di vivere, vuoi per voglia di vivere, oppure, si impara. Si, si impara come raggiungere lo straordinario mondo che ognuno porta con sé.

Mai sentito parlare di risorse interne, resilienza biologica, capacitazione, auto-guarigione?

Se ne hai sentito parlare, li sai attuare?

Se hai risposto si, è eccezionale, allora sei in perfetta salute!

Hai risposto no? Ancora meglio, parti come si dice “a mani vuote”, così puoi diventarne un abilissimo attuatore.

Le risorse interne, sono tutte quelle strutture che hai costruito con la tua esperienza; sono qualità, talenti, sono strumenti che, non necessariamente sai di avere acquisito, ma che hai e che puoi usare per mirare come un laser e raggiungere gli obiettivi, imparando a gestire perfettamente le tue energie.

Resilienza biologica e auto-guarigione, sono capacità umane intrinseche, che grazie all’allenamento e applicazione costante, ti permettono di fare piccoli miracoli quotidiani e grandi a lungo termine. Per condurti a questo potenziale, ci sono delle tecniche specifiche che ti guidano a risvegliare e ad usare al meglio, queste capacità.

La Capacitazione, dal termine inglese enablement, è la capacità di ogni persona, di scegliere, organizzare e attuare, quelle attività che ritiene utili o significative nel suo contesto, per favorire lo sviluppo delle competenze e dell’autonomia. La capacità non è un’entità data una volta per tutte, ma esiste un processo attraverso il quale, la capacità può essere acquisita o mantenuta o trasformata in azione. L’obiettivo della Capacitazione è, che la persona possa essere felice, di fare quello che fa, cosi come lo fa, nel contesto in cui si trova, gestendo al meglio tempi, risorse, aspirazioni.