Terapie Innovative e Terapia Occupazionale

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La connessione mente\corpo e corpo\mente, ci dimostra ogni giorno come noi siamo e diventiamo, il prodotto dei nostri pensieri, delle nostre azioni e dei nostri desideri.

Lo stato esistenziale, dipende poco dalle circostanze esterne, ma dalla realizzazione di un senso della vita che è più legato all’essere che all’apparire o all’avere;
l’appagamento personale, nasce dalla tensione individuale, verso la realizzazione interiore di un senso della vita legato a valori, che, superata la soddisfazione dei bisogni, porta dentro di sé la volontà di realizzare qualcosa che abbia significato.

Il significato che attribuiamo alle situazioni, ha una importanza fondamentale sul nostro stato di salute o malattia; la volontà aiuta anche quando la sofferenza è legata a gravi malattie, costrizioni ereditarie, biologiche o traumatiche perché, permette all’individuo di elevarsi al di sopra di sè stesso, superare i propri sintomi grazie ad un obiettivo da realizzare, vivere e agire, nonostante tutto.

Un riequilibrio emotivo, attraverso l’attivazione della guarigione endogena e quindi attraverso l’auto-trattamento, per mezzo di rilassamento, immaginazione guidata, scoperta dei propri condizionamenti, motivazione al cambiamento, conduce alla liberazione dei blocchi che limitano le nostre potenzialità.

«Ogni grande progresso è scaturito da un nuovo atto d’audacia dell’immaginazione» 

John Dewey (1859-1952)

Più la persona si concentra su una parte del corpo, più la parte si attiva, stimolando la vasocostrizione e vasodilatazione, portando benefici come:

    • rilassamento delle tensioni muscolari del muscolo scheletrico e del muscolo liscio (visceri)
    • miglioramento della circolazione
    • regolazione ritmo cardiaco
    • omeostasi del sistema nervoso
    • miglioramento della qualità del sonno
    • chiarezza mentale

A quale aspetto medico sanitario corrispondono questi aspetti fisici? Prevenzione?…si. Riabilitazione?…si.

Bene, quante discipline della prevenzione e della riabilitazione, si occupano di questi aspetti, in una visione olistica, olos,  interamente? Nessuna, ognuna lavora in modo dicotomico, separando aspetto fisico e aspetto cognitivo, anche se ci si comincia ad avvicinare, come nella Terapia Occupazionale (Ergoterapia), disciplina che più, si avvicina a questa visione olistica, mettendo la Persona al centro di tutte le sue espressioni. Detto questo, quanti ergoterapisti, sono formati per erogare un trattamento olistico? Non ci serve una risposta, ma una riflessione è obbligatoria, non è la domanda che ci deve interessare, ma come offrire una risposta efficace, che vada di pari passo con le scoperte scientifiche.

Esistono numerose evidenze scientifiche, sull’enorme efficacia delle terapie combinate mente-corpo o cervello-struttura, o ancora, fisiologia e sfera cognitiva; tante definizioni, stesso concetto, riunire l’Uomo, ricostruirne l’unità, riunificarne la struttura.

Sono molti gli stati europei ed extraeuropei, che utilizzano con successo la terapia unificata, perchè allora, non mettere anche la nostra professionalità, nella pole position della cura del 3° millennio?

A breve, robot, nanotecnologie, cibernetica, saranno nel “circolo sanguigno” della cura, come una protesi in un arto, bene, il progresso ci piace ma, rafforziamo il rapporto umano, la Cura della Persona, non solo della malattia con una persona intorno.

Esorto i professionisti della riabilitazione, a dedicare una sostanziosa sfera della loro formazione, a tali fini; cura ad alto potenziale umano.

Note: Per approfondire, è possiblie consultare su questo blog la categoria Mental Training.


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