“…la fine di un ciclo non comporta la distruzione di tutto quanto fatto, bensì è doveroso ripartire da dove si era arrivati per proseguire il cammino ad un livello superiore…” (dal blog Kintsugimental)
Nell’opera di ricerca ed evoluzione personale, non si arriva mai da nessuna parte, come l’orizzonte quando ci avviciniamo ad esso si allontana, il viaggio verso la crescita ha stazioni in cui scendere dal treno ed esplorare il mondo intorno, per poi risalire e proseguire il viaggio.
Chi si esalta troppo, sale in alto e poi ricade giù…
Chi non si innalza mai sulle ali delle emozioni più folli, farà poca strada…
Chi rimane con i piedi sempre a terra, è già per metà sepolto….
Quella parola…equilibrio….troppo usata e spesso a vuoto, è un’arte…si impara con impegno e rinuncia all’apparenza a vantaggio dell’essenza.
Alti, bassi, silenzi, urla, gioie, dolori, depressione, esaltazione, non c’è bisogno di citarne altri per far passare il concetto che tutto è onda di vita, come il mare, il ritmo del cuore, le frequenze cerebrali, i livelli ematici, l’ossigeno nel sangue…e via così, tutto è perfetto, basta solo integrarlo come esperienza del vivere ed estrarne l’essenza.

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