Shinrin-yoku, Forest Bathing, Mental Hiking…innumerevoli i benefici per il benessere psicofisico

Partiamo subito dai benefici fisici:

  • inferiore concentrazione di cortisolo
  • diminuzione della frequenza cardiaca
  • regolazione della pressione arteriosa
  • riduzione dello stress
  • benefici per il sistema immunitario

Già solo queste poche righe dovrebbero motivare alla pratica di attività Slow nella natura.

Non che l’escursionismo o il trekking siano da meno ma, i dati scientifici ci dicono che restituisce minore beneficio se parliamo prettamente di salute.

Questo accade perché chi pratica attività di Slow Hiking, ossia lente, riflessive, meditative, sensoriali, riceve un impatto potenziante sull’evoluzione mentale e spirituale, rispetto all’atteggiamento con cui si pone l’escursionista o il trekkinista, nei confronti del cammino, che prevede più che altro un’attività motoria/ sportiva basata sul camminare nel territorio a scopo di studio o svago.

Un po’ di storia…

Il termine Shinrin-yoku fu coniato nel 1982 dall’allora Ministro dell’Agricoltura, delle foreste e della pesca, Tomohide Akiyama, cosciente del fatto che le persone in Giappone avevano bisogno di essere trattate e curate attraverso la natura. L’idea faceva anche parte di una campagna per proteggere le foreste e incoraggiare le persone a visitarle e incentivarle a prendersene cura, oltre che per migliorare la propria salute.

La forte sensibilità e in particolare il profondo rispetto spirituale e storico per il mondo naturale, ha fatto sì che questa pratica sia vivamente sperimentata in questa nazione, tanto che oggi in Giappone, oltre 5 milioni di persone praticano questa medicina preventiva.

Si è così diffusa questa sana pratica anche a livello internazionale, sotto il nome di Forest Bathing, ottenendo grande interesse anche da parte di chi non era avvezzo al contatto con la natura.

Il Bagno di Foresta (FB) come il suo genitore Shinrin-yoku ha evidenziato effetti positivi sulla salute mentale e sul benessere degli individui e tra i vari studi, uno[1] tra questi, ha testato 86 adulti sani della popolazione, valutandoli prima e dopo un FB vicino a Barcellona (Spagna) durante la pandemia di COVID-19. Un gruppo di controllo-escursionismo di partecipanti è stato anche analizzato per contrastare gli effetti FB su ansia, influenza, stati d’animo e consapevolezza.

I risultati hanno mostrato che la pratica guidata di FB nelle foreste, aumenta gli stati di consapevolezza e l’affetto positivo e riduce l’ansia e l’effetto negativo, con dimensioni di effetti da grandi a molto grandi. L’escursionismo ha anche indotto cambiamenti significativi in tutte le variabili testate, ma FB ha mostrato dimensioni di effetto più elevate. Un’analisi esplorativa ha anche rivelato un profilo diverso dei partecipanti alla FB rispetto ai praticanti escursionisti, essendo donne altamente istruite che vivono in aree urbane e con bassi livelli basali di benessere psicologico. Di conseguenza, si è concluso che, sia il Mediterranean FB che l’escursionismo (in misura minore) potrebbero essere strategie economicamente vantaggiose per promuovere e ripristinare il benessere psicologico e promuovere il turismo sostenibile nei biomi del Mediterraneo delle aree forestali e protette europee.

Veniamo in ultimo al Mental Hiking (MH), un degno discendente del Shinrin-yoku, fratello del Forest Bathing.

Camminare, abbracciare, ascoltare, sentire, sono le azioni in comune con i parenti sopra a cui, per il naturale fluire evolutivo, si aggiungono nel MH due potenti risorse: l’ipnosi meditativa per la ricezione di insight e la biorisonanza sonora per il biofeedback delle fluttuazioni di emissione elettromagnetica, in base agli stimoli mentali ed ambientali.

Il risultato è decisamente potenziato da questi due alleati, permettendo così di riportare a casa non solo potenziali di maggior salute ma, consapevolezze utili  all’evoluzione personale e al raggiungimento degli obiettivi personali.


[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36779181/